Se esistesse l’allerta non solo per il meteo ma anche per le infestazioni da parassiti, Arenzano in questo momento sarebbe in piena “allerta arancione”. L’Unione Europea ha dichiarato abrogate dal primo ottobre le misure di emergenza per impedire la diffusione del punteruolo rosso in quanto inefficaci. L’Italia ha recepito questo nuovo indirizzo abrogando il decreto ministeriale del 2011 e in Liguria di fatto vengono a cadere tutte le prescrizioni fitosanitarie obbligatorie vigenti fino a quel momento. Il Comune di Arenzano ha scelto comunque di mantenere anche successivamente la procedura decaduta a ottobre.
Attualmente è in previsione l’abbattimento di altre 5 palme a Villa Figoli, per un totale di 22 alberi abbattuti nel 2018. Se con questi interventi non si riuscissero a limitare i danni del parassita, Arenzano nel 2019 rischierebbe di entrare in “allerta rossa” con altre decine di potenziali “vittime” verdi.
Il Comune ha previsto il mantenimento dei trattamenti fitosanitari sulle piante sane, e la sostituzione di alcune delle piante abbattute con specie di palme meno appetibili per il punteruolo rosso.
ARAL ha il compito di monitorare con attenzione lo sviluppo della diffusione del parassita, oltre a concordare puntualmente con il Comune tutti gli interventi sul territorio.
«Il Comune ha messo a bilancio per l’anno prossimo – spiega Giovanna Damonte, assessore all’Ambiente – l’acquisto di nuove palme di diversi tipi, che dunque non saranno soggette all’invasione del punteruolo rosso. Queste nuove piante saranno piantumate in primavera, quando il clima sarà più mite, al posto di quelle che abbiamo perso e che purtroppo perderemo nei mesi a venire. L’acquisto è a carico del Comune, mentre la piantumazione a cura di ARAL».