Molto spesso arrivano al Comune di Arenzano e ad ARAL lamentele da parte di alcuni cittadini sulla grande quantità d spazzatura che rimane per giorni sopra o accanto ai cassonetti, a causa di alcuni “furbetti” della rumenta che – pur non essendo nemmeno residenti – non si fanno scrupolo ad abbandonare ogni genere di rifiuto.

Ieri, mercoledì 5 settembre, ARAL ha ricevuto l’ennesima segnalazione – con tanto di foto – delle condizioni dei cassonetti collocati in via Caproni.

L’Amministratore Unico e il direttore tecnico della società sono andati a controllare lo stato dei cassonetti per le 16,15. Hanno aperto alcuni sacchi e scattato diverse foto; hanno trovato all’interno carta, bottigliette di plastica, contenitori per il tè ancora sigillati (e scaduti), pentole varie, potature da giardino, tetrapak, cartone bagnato, cartoni della pizza, bottigliette di vetro: facendo una stima approssimativa, il 70% di quello gettato in questi sacchi si poteva differenziare.

Oggi, giovedì, è il giorno di ritiro del residuo, come da ordinanza comunale, e gli operatori ecologici di ARAL hanno dovuto raccogliere tutti quei sacchi e gettarli nel compattatore, per poi convogliarli alla discarica della Ramognina: un vero peccato.

«È un peccato – spiega l’Assessore all’Ambiente Giovanna Damonte – per diversi motivi: il primo fra tutti è che molto di quel materiale poteva essere recuperato e quindi riciclato per creare nuovo materiale e ridurre quindi la produzione di nuovo da materie prime; il secondo motivo, rilevante per noi arenzanesi, è che il costo in discarica è elevato e portare così tanto rifiuto, per di più recuperabile, è ancora più grave perché va a incidere sulle tasche degli utenti! Questo è uno dei tanti casi presenti in Arenzano. È un peccato perché, se i rifiuti differenziati fossero gettati separatamente nei contenitori appositi, Arenzano sarebbe certamente già arrivata al 65% di raccolta differenziata, così come richiesto dalla legge, evitando di pagare sanzioni per il mancato raggiungimento della quota prevista e riducendo i costi di smaltimento in discarica».

I residenti di Via Caproni sostengono che molta gente di passaggio si avvicina ai cassonetti, si libera dei sacchi e riparte. Potrebbero essere anche persone che vengono da fuori Arenzano, o che comunque non sono del quartiere.

«Le serrature ci sono – come sostiene ARAL – ma sono state deformate appositamente per poter mantenere sollevati i coperchi, come per esempio quelle dei cassonetti della piccola isola condominiale di Via Caproni. Cambieremo serrature e metteremo fototrappole».